Ennesima estate di pioggia e freddo a Berlino. Ennesimi sguardi sconsolati. Che fare allora? Un buon modo – non tanto per rallegrarsi – ma quantomeno per fare una cosa interessante è andare a vedere la personale del fotografo Josef Koudelka da C/O Berlin. C/O vale un giro già di per sé – è negli edifici anni ’50 dell’Amerika Haus che vedete qui (foto da Wikipedia):
Potete bere un caffé al bancone del bar guardando la gente che passa e sentendovi molto cool, e poi, o prima, guardare la retrospettiva di Josef Koudelka, fotografo ceco ormai quasi ottantenne e testimone di eventi storici come la primavera di Praga, la costruzione del muro tra Israele e striscia di Gaza ma soprattutto, come documentato nella mostra, osservatore di un quotidiano spesso drammatico nei paesi in cui è stato in esilio, dopo aver dovuto abbandonare la Cecoslovacchia. Il suo bianco e nero è senza sconti, assoluto: il profilo sperduto di una vecchia in Francia, un uomo immobile che fissa un piccione in Spagna, legni, visi, momenti in cui il fotografo coglie quella sensazione di “esilio”, emarginazione e distacco dal mondo che può cogliere ciascuno di noi. Bellissima; ma magari il caffé bevetevelo dopo, o sostituitelo con una birretta, guardando il cielo grigio di Berlino e ripensando alle fotografie
http://www.co-berlin.org/en/josef-koudelka
[Nicoletta Grillo@berlinodavicino]