Archivio | giugno, 2013

Berlino per squattrinati…

27 Giu

La fama di Berlino è che si possa vivere con pochi soldi. Una prima buona notizia: è ancora (relativamente alle altre capitali europee) vero. Una seconda notizia è che gli squattrinati a Berlino possono vantare una grande tradizione culturale. A partire niente di meno che dal grande scrittore viennese  Joseph Roth. Il quale dà un prezioso consiglio: se bisogna tentare la fortuna a Berlino, meglio farlo d’estate che d’inverno.  Nel 1929, in procinto di tentare la fortuna come giornalista a Berlino, afferma di aver scelto proprio l’estate come stagione per partire, perché – nel caso l’esperienza giornalistica fosse andata male – avrebbe avuto quantomeno la possibilità di poter dormire nei parchi sulle panchine e di potersi nutrire di ciliege. Io di ciliegi, nei parchi berlinesi, non ne ho mai visti (magari sono stati tutti distrutti durante la guerra, chissà). Le panchine invece sono rimaste, anche se la maggior parte sono già occupate. E forse le estati, allora, erano meno piovose, chissà.

Comunque, se di giorno piove e le panchine non sono troppo accoglienti, ci sono dei bar dove potrete accamparvi con il vostro computer consumando il minimo indispensabile. Per esempioOberholz, a Mitte, Rosenthaler Straße 72a, U-Bahn Rosenthaler Platz amatissimo da tedeschi e stranieri: la maggior parte della clientela è inglese (e sotto i trenta), poi ci sono spagnoli, italiani, giapponesi… Insomma, sentirete una babele di lingue. Nel caso che le persone attorno a voi stiano comunicando su skype: perché altrimentisentirete parlare molto poco, visto che ciascuno se ne sta assorto davanti al proprio schermo, in silenzio.

 

Estate in musica a Berlino con la Fête de la Musique

20 Giu

Anche se per domani le temperature dovrebbero abbassarsi di botto e il cielo coprirsi di nuvole, ci sono  lo stesso due ottimi motivi per rallegrarsi.

È il primo giorno ufficiale d’estate e a Berlino lo si festeggia con la festa della musica, la Fête de la Musique, una tradizione dal 1995 (e quindi, per i canoni berlinesi, ormai antica): concerti dal vivo in tutta la città e per tutti i gusti, gratuiti, con stand per mangiare, bere, bagni di folla, e ritmi dai tropicali ai tecno.

L’offerta è talmente ampia e variegata che è difficile scegliere.

Se vi piace la musica italiana raffinata – un mix di folk e di chanson alla Paolo Conte, conditi con un tocco di bossanova o swing – potete andare  a seguire i Saddidandá, band italotedesca della toscanissima cantante Kinzica Caterini, che suonerà domani sera al bar Kollberg 35, a Kollwitzplatz.

L’appuntamento è doppio, perché per l’occasione si esibirà anche la band Currao: anche in questo caso una formazione italo tedesca (il frontman, Thomas Baumann, è un berlinese innamorato dell’Italia) per ritmi che spaziano dallo ska alla bossanova, al tango, con testi in tedesco, italiano e francese. Il tutto sullo sfondo dei palazzi fine Ottocento e del verde della piacevolissima  Kollwitzplatz.

A partire dalle 19, Wörther Strasse 35.

Il programma completo lo trovate qui:

http://www.fetedelamusique.de/programmsuche/

Se vi interessa saperne di più sui Currao o sui Saddidandá, li trovate su facebook: https://www.facebook.com/home.php#!/saddidandaberlino?fref=ts

https://www.facebook.com/home.php#!/curraoberlin?fref=ts

saddidandácurraoIl bar: http://www.kollberg35.de/?cat=kontakt

 

Che fare a Berlino quando le temp

17 Giu

Che fare a Berlino quando le temperature si alzano?

Una vecchia canzone dice: “nix wie raus am Wannsee”, non c’è niente di meglio che andare sul lago Wannsee. O  su uno degli altri laghi balneabili che circondano Berlino e che sono solitamente comodamente raggiungibili con i mezzi pubblici, o la bicicletta. Quale lago si sceglie, dipende dai gusti. 

Io sono affezionata allo Schlachtensee: ci sono pochi prati per sdraiarsi a prendere il sole e fin troppi cani che nuotano con gli altri bagnanti, ma, se come me amate scivolare lentamente sull’acqua in barca,  si possono prendere in affitto le barche a remi. Poi  c’è il classicissimo Wannsee, appunto, dotato di un lido storico con sabbia e le tipiche sdraio di vimini.

E poi ci sono i laghi della parte orientale di Berlino. Per esempio comodo da raggiungere direttamente con il tram, ma dal colore inquietante di fango verdastro, è il cittadino Weissensee. Anche se la qualità dell’acqua, dice l’ufficio preposto (esiste anche un numero verde a cui chiedere), è buona. 

Oppure si fa uno sforzo e si programmauna gita fuori Berlino. Con biciclette e cesti da pic nic. lago  berlinoMa di questo una prossima volta. 

Caccia agli sprayer con i droni. È l’ultima novità delle ferrovie tedesche.

17 Giu

No, i droni  l’esercito tedesco non li ha comprati. In compenso l’investimento (60000 euro al pezzo) lo hanno fatto le ferrovie. A fronte di un danno stimato di 7,6 milioni di danni all’anno, la Deutsche Bahn ha infatti intenzione di dichiarare guerra agli sprayer.  Senza bombardarli, ovviamente,  ma filmandoli anche al buio, con le videocamere a raggi infrarossi dei silenziosissimi minielicotteri.Graffiti

Da buona berlinese, alle prese con i continui ritardi e disagi del treno leggero cittadino, la S-Bahn,  gestito (malissimo) proprio dalla Deutsche Bahn, mi chiedo se quei soldi non sarebbero stati investiti meglio per rinnovare il parco treni o la sua gestione.  Ma come togliere ai berlinesi (me compresa) il gusto di bestemmiare un po’, quando, la mattina presto, e con poca voglia di lavorare addosso, ci si sente annunciare che la nostra S-bahn non passerà puntuale nemmeno stavolta?

Estate a Berlino con musica latina.

15 Giu

Il festival è cominciato male: sarebbe dovuto essere in riva ad un lago nei dintorni di Berlino, è stato spostato perché i collaboratori di colore avevano ricevuto insulti e minacce razziste. Ora è a Treptow, nel cuore di Berlino, e offre a partire dalle sedici di oggi musica latina per tutti i gusti, con band provenienti da Cuba, ma anche star nostrane, come Culcha Candela. Per  godendersi l’estate berlinese.

http://www.yaam.de

Yoga o non yoga a Berlino.

15 Giu

“Fuck yoga” si legge su alcuni adesivi attaccati su semafori o manifesti a Berlino. Il messaggio è chiaro: per alcuni lo yoga è diventato simbolo del processo di gentrificazione in atto nella capitale tedesca.

Bersaglio è per esempio lo yoga per le future mamme della sempre più wasp Prenzlauer Berg: quello  post parto, o quello di gruppo con bebé, per continuare con lo yoga per i bambini dell’asilo….O lo yoga in lingua inglese per i new berliner – artisti o informatici che siano, comunque accumunati dal fatto di potersi permettere l’abbonamento a palestre eleganti e luminose, con insegnanti flessuosi e affascinanti, magari nel trendissimo quartiere di Mitte.

Ma lo yoga naturalmente non è solo questo. Si trovano ancora piccoli ambienti un po’ sgarrupati, dove prima della lezione ci si trova in un cucinino a bere un té dal nome fantasmagorico (il tè del buon umore; il té dell’equilibrio spirituale, il tè per quei giorni, eccetera).  Con maestre dalle magliette oversize  e maestri che sembrano appena appena usciti dal raduno di Woodstock.

C’è chi lo fa perché lo ha prescritto il dottore, perché è stressato, perché gli piace, perché è una passione, per ragioni spirituali…

Insomma, le categorie sono moltissime. E molte di queste moltissime categorie le potrete incontrare al festival yoga che si tiene a Berlino in questi giorni, il  Namasté Yoga Festival Berlin, che prosegue per tutto il fine settimana per concludersi lunedì 16 in un parco appena fuori Berlino, a Kladow. Con possibilità di campeggio. E, fortunatamente, il sole. yoga-festival-pressefoto01

Questo il link per saperne di più

http://www.yogafestival.de/tickets.php

Non è schwül (afoso) ma schwul (gay). Le trappole della lingua tedesca e una festa di strada tutta dedicata all’arcobaleno. A Berlino, ovviamente.

13 Giu

I berlinesi hanno un modo tutto loro di percepire le temperatura. Ci sono 27 gradi, un venticello assai piacevole, il sole che gioca a nascondino dietro le nuvole: ecco, questa è secondo loro una giornata afosa: schwül. Coi puntini sulla ü.

Da non confondersi con Schwul, che vuol dire omosessuale (per me, che non riesco assolutamente a distinguere all’udito le u dalle ü, una sfida impossibile). Però so che a Berlino per il prossimo fine settimana è previsto tempo afoso e una allegra festa di strada con i colori dell’arcobaleno: la Lesbisch-Schwules Stadtfest, appunto.

Il programma è all’insegna del motto “Stessi diritti per persone diverse” e prevede forum di discussione, party, Djs, musica dal vivo, stands di ogni tipo, dai cocktail esotici a quelli di biancheria intima particolarmente fantasiosa. Il tutto in preparazione alla grande e coloratissimo corteo gay che si terrà tra due settimane, il Christopher Street Day. Ma questo in un prossimo post.

La “Lesbisch-Schwules Stadtdfest” si terrà il 14 e il 15 giugno nella Motzstrasse, nel quartiere di Schöneberg.

http://www.regenbogenfonds.de/index_de.php

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Il magico mondo di Barbie a Berlino. E le femministe protestano.

12 Giu

È tutta di plastica. È tutta rosa. Davanti al suo ingresso troneggia una scarpa di dimensioni monumentali, ovviamente rosa, e ovviamente di plastica.

Potrebbe essere la provocazione di un artista contemporaneo. Invece è la magica casa di Barbie  a grandezza naturale, anzi, ancora più grande, in versione capannone industriale.

Un sogno per le bambine delle elementari e un incubo per chiunque abbia superato gli otto anni di età.  Ma un incubo soprattutto per i genitori, che si troveranno a spendere  euro 15 per gli adulti ed euro 12 per i bambini solo per l’ingresso. Più tutti gli extra se si vuole bere, mangiare, acquistare i ricordini, o far partecipare le figlie a iniziative un po’ inquietanti come il fashion word con  il barbie catwalk o il barbie pop stage…

Il monumento alla bambola di plastica si trovaad Alexanderplatz, nella zona acchiappaturisti per eccellenza, e proprio di fronte ad uno dei centri commerciali più grandi di Berlino, Alexa. Ma tanti pensano che nell’alternativa Berlino un’iniziativa del genere stoni proprio, tanto è vero che un gruppo di femministe ha già lanciato l’iniziativa Occupy Barbie Dreamword…

Una femminista che sembra una Barbie protesta davanti alla casa di Barbie.

Una femminista che sembra una Barbie protesta davanti alla casa di Barbie.

Tra poco Berlino avrà un nuovo castello: domani la posa della prima pietra

11 Giu


Bild_Humboldtforum_3  Stiftung Berliner Schloss

Tutti parlano del nuovo Schloss, del castello berlinese che verrà ricostruito dopo la sua distruzione nel 1945, su un progetto dell’italiano Franco Stella, e di cui sarà posata domani la prima pietra.

La decisione è stata accompagnata da polemiche a non finire: se la ricostruzione abbia un senso o non sia un’operazione completamente antistorica; in che modo rifarlo, e perché è stato scelto proprio il progetto dell’architetto italiano, sgradito a molti (di oggi è la notizia che secondo alcuni le sale progettate per le esposizioni sono troppo piccole).

Ma soprattutto, perché spendere così tanti soldi, se la città di Berlino è notoriamente sempre al verde? E: arriveranno sul serio, i finanziamenti, provenienti in gran parte da offerte di privati, o il castello è destinato a finire come l’altra monumentale e infinita opera di Berlino, il nuovo aeroporto, la cui apertura è stata rimandata talmente tante volte che ormai nessuno ci crede più?

Domande senza risposta. Per ora accontentiamoci delle immagini virtuali, di come (teoricamente) dovrebbe essere l’edificio nel 2019. 
Il cantiere

 

Stiftung-Berliner-Schloss-Humboldtforum-Franco-Stella.600

e dopo...

Graphic novel: una leggendaria fuga da Berlino est a Berlino ovest raccontata a fumetti

11 Giu

È stata una fuga leggendaria, da film: un lungo tunnel che dalle cantine di una panetteria dismessa di Berlino est, nella Bernauer Strasse,  arrivava fino alle toilette di un locale di Berlino ovest.

Da quel tunnel sono passate, tra il 3 e il 5 ottobre 1964, ben 57 persone: da qui il  soprannome. 

La storia non è ancora diventata un film, ma una documentatissima e raffinata graphic novel in bianco e nero, purtroppo per ora solo in tedesco (ma le immagini sono comprensibili da tutti…)

Thomas Henseler,
Susanne Buddenberg, Tunnel 57, Ch. Links Verlag, Euro 9,90

 

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